mercoledì 30 settembre 2015

" La parola o è libera, oppure non è parola" Letture condivise, al Parchetto



22 Settembre 2015
“......“lunedì prossimo, 21 settembre, entra l’autunno e io rientro nell’aula del processo” questo scriveva quello scrittore qualche giorno fa.


Oggi il pm Rinaudo ha chiesto 8 mesi di galera perché “nelle interviste rilasciate pubblicamente ha commesso incitazione a commettere il sabotaggio” e “quando De Luca parla, le sue parole hanno un peso determinante soprattutto sul movimento”.


Allora le scrivo io caro Rinaudo.
Signor pm lei ha letto i libri che doveva leggere per passare gli esami. Certamente era uno bravo e si è preso una laurea importante.
Ma davvero crede che una rete venga tagliata perché Erri De Luca dice che non è un reato farlo? È così che si gioca con la legge? Sono giochi di parole?
Io scrivo e vorrei che le parole degli scrittori fossero davvero così tanto potenti, ma purtroppo non è così. I poeti possono dire quel che vedono, ma non prevedono molto e tanto meno muovono le masse. E per fortuna!



Ora vada a farsi un giro in valle (non la sto mandando a quel paese, ma solo in quella valle). Vada a parlare con quelli che ci vivono e comprenderà che in quella valle si tagliano le reti perché gli abitanti si sentono derubati della loro terra, non perché glielo dice Erri De Luca.



Ci vada. Non ci stia a ragionare troppo. I libri con le leggi li conosce a memoria. Ora porti le sue leggi tra le persone vive e non le applichi come se fossero teorie equilibristiche buone per passare gli esami e portarsi un pezzo di carta a casa.


Sappia che gli scrittori possono raccontare la realtà, ma difficilmente riescono a provocarla. Lei vuole condannare De Luca e si dimentica (o non lo sa e non lo vuole sapere) che ha detto semplicemente ciò che accade. Ma quale paura c’è dietro la sua richiesta di condanna? Ci pensi. Lo faccia per un minuto, poi torni alle sue sacre scritture penali. Ha paura della realtà o delle parole che la raccontano? Baci!”
Ascanio Celestini



Repliche e sentenza lunedì 19 ottobre 2015

"Non mi si è ristretto il cuore, non sono accelerati i battiti. Stavo per la quarta volta quest'anno nell'aula dove le mie parole sono capo d'imputazione, stavo lì a difenderle e ridirle. Loro, le mie parole, sono al riparo dalle condanne, dalle detenzioni.

Stanno sparse negli scaffali, vengono pronunciate all'aria aperta da centinaia di appuntamenti dove i lettori decidono di testimoniare il loro sostegno leggendole a voce alta, mettendoci fiato e pulsazioni. Se su di loro peserà una condanna penale, me ne faccio carico io che sono il loro portatore. Loro,le mie parole, restano e resteranno libere di circolare." 

Erri De Luca



“Le parole dei PM contro Erri De Luca oggi suonano inquisitoriali. E il silenzio degli scrittori è assordante. Me l’aspettavo, del resto nell’aula di tribunale contro i boss Iovine e Bidognetti (e il loro avvocato) accanto a me non c’erano scrittori, non c’era quel residuo di mondo culturale che ancora galleggia. Come non ci sono dietro e accanto a Erri De Luca. Questo Paese di scrittori melliflui, pronti ad avere parole dure e acide per ricevere l’obolo di una rubrica, pronti a candidarsi a qualsiasi cosa per lo scranno che gli darà pensione, pronti a scannarsi per qualche copia. Si possono non condividere idee e prassi, ma bisogna sempre stare dalla parte di chi rischia scrivendo. Di chi assume sulla pagina, e nelle parole, posizioni che possono fargli smarrire serenità, equilibro, libertà, credibilità.”

 Roberto Saviano





















mercoledì 16 settembre 2015

#iostoconerri Lettura del libro "La parola contraria" di Erri de Luca Domenica 20 settembre 2015 ore 16:30

Domenica pomeriggio il Parco ci aspetta per delle letture ad voce.
Leggeremo insieme le pagine del libro di Erri De Luca "La parola contraria".

L'incontro ha lo scopo di sostenere l'iniziativa nazionale #iostoconerri






Dichiarazioni dello scrittore tratte dal sito "#Iostoconerri":

Alcuni amici si stanno impegnando a tenere aperta una pagina internet dal titolo "iostoconerri". Lì raccolgono le dimostrazioni di sostegno, di affetto, di condivisione, iniziative, filmati. Nata spontaneamente l'idea "iostoconerri" ha già dato prova concreta che l'incriminazione non mi ha isolato, anzi ha istigato il risultato opposto. Sì, anche i pubblici ministeri nel mio caso possono istigare, a loro insaputa. Molte persone hanno sottoscritto "iostoconerri". E io con chi sto? Io sto con tutti loro e con la Val di Susa. Questo processo contro di me è appendice di innumerevoli processi al popolo della vallata.
Erri De Luca

"In Val di Susa lo Stato si comporta da tiranno che tratta i cittadini da sudditi di un feudatario. La Val di Susa si batte per una legittima difesa della salute della sua madre terra. Quella mostruosa galleria con i milioni di tonnellate di materiale guasterà aria, acqua e terra del loro suolo. Non ce l'hanno un'altra valle di ricambio, si battono per la loro vita stessa minacciata. Lo Stato per proseguire contro la volontà di quella valle ricorre a una occupazione militare, come di un territorio straniero.» 
Erri De Luca

Non ho mai fatto l'esaltazione del sabotaggio. Ho semplicemente detto che quell'opera in Val di Susa va sabotata e per diverse ragioni. Non posso discutere le mie opinioni in un'aula di Tribunale. Quello che sta succedendo a Torino lo considero un abuso. Sono pronto a discutere dovunque, a confrontarmi con chiunque ma non nel ruolo di imputato. Se quello che ho detto è un reato, beh io lo ribadisco ma non lo posso ribattere davanti a un tribunale. Non lo posso neanche trattare. L'opinione non è trattabile, è un diritto intrattabile. 
Erri De Luca


"Non associo il cantiere al Palazzo d'inverno che va distrutto con la forza, piuttosto a Gerico e al coro che abbatte le mura”. 
"Sul banco degli imputati mi piazzano da solo, ma solo lì potranno.
Nell'aula e fuori isolata è l'accusa"
Erri De Luca

Il processo è stato aggiornato al 21 settembre 2015.

martedì 15 settembre 2015

Lo Yarn Bomb sulla odiata rete del cantiere




























I pannelli dello Yarn Bombing questa volta avvolgono la rete del cantiere al Parco delle Querce.
 Infatti a maggio del 2015 termina il sogno di poter vivere ed amare il parco delle querce. 
Il 18 maggio 2015 si apre il cantiere dentro il parco per la costruzione di un impianto sportivo a ridosso di tre querce secolari. I cittadini che frequentavano il parco quotidianamente e la comunità che in esso realizzava tanti eventi gratuiti considera la scelta una prepotenza che ha ignorato ben due petizioni popolari, l'ultima delle quali in 48 ore ha raccolto 600 firme per fermare i lavori dentro il parco. Non c'è stata la volontà di cercare un altro posto e l'Amministrazione Comunale si è nascosta dietro l'alibi che, su carta, quel luogo stupendo non era un parco, non era un area verde ma a servizi.
 Troviamo tutto ciò irrispettoso nei confronti dei cittadini, della città, del territorio. E' di una pochezza d'attenzioni e di incompetenza inaudita. E' stato procurato un danno enorme compromettendo la valenza estetica ed ornamentale del parco, interferendo con gli equilibri biologici che andavano salvaguardati. 
E' stato oltraggiato un luogo che gli abitanti considerano il loro giardino e il loro luogo di rigenerazione e relax.
Il parco delle querce era un tesoro ambientale che andava rispettato e difeso. l'Amministrazione Comunale doveva cercare e trovare un altro luogo per l'impianto sportivo poiché entro il Parco delle Querce si svolgevano già eventi di aggregazione per grandi e piccini; i bambini svolgevano attività educative gratuite volte non solo a comprendere i valori fondamentali del rispetto dell'ambiente, ma anche attività all'avanguardia come corsi di FOTOGRAFIA, avvicinamento ad attività sportive uniche quali il TIRO CON L'ARCO o ATTIVITA' MARZIALI. Grazie alla disponibilità di competenti operatori dei settori,si svolgevano corsi per comprendere ed instaurare le giuste relazioni con gli amici a quattro zampe (ATTIVITA' CINOFILE), tema necessario oggi giorno per ristabilire i giusti rapporti anche tra le persone. Ma non solo, la conoscenza del se è del proprio corpo veniva appresa anche grazie ai corsi che coinvolgevano i bambini con la musica ; ritmi della natura e del proprio corpo venivano appresi e vissuti attraverso i CORSI DI PERCUSSIONI svolti magistralmente nel parco. Non mancavano gli incontri che facevano poi realmente toccare con mano la natura lasciando impressa nella mente dei piccoli il valore unico e speciale del piantare un seme di quercia, sceglierlo con pazienza e devozione, piantarlo ed attende il germoglio a casa , portando con se un pezzetto di parco (CORSI DI BOTANICA ). Gli esperti della natura illustravano le giuste attività da svolgere per rispettare la fauna che viveva nel parco; come i cibi adatti da lasciare agli uccellini che vivevano e nidificavano tra le querce e gli ulivi (CORSI ORNITOLOGICI). I concetti che passavano e che radicavano nelle menti erano quelli del rispetto del territorio e che con esso si salvaguardavano le specie nostrane a rischio estinzione. Tutto questo non esiste più perché il parco è stato cancellato da una colata di cemento proprio nell'area di gioco della comunità del Parco delle Querce.


 Lo Yarn Bombing Viterbo PROTESTA contro questo SCEMPIO portando i suoi colori, i soi filati, l'intrecci di idee ed amore realizzati a mano per dire ancora una volta NO AL CANTIERE DENTRO AL PARCO DELLE QUERCE!