sabato 23 maggio 2015

LE nostre QUERCE, chi sono:


 Quercus pubescens:
Altezza 16 metri

Misure effettuate a 1,30 m da terra; 
diametro 67 cm;
area di insidenza chioma 200,18 mq; 
età stimata (Metodo speditivi tedesco): 95 anni





Quercus pubescens: 
Altezza 21 m; 

Misure effettuate a 1,30 m da terra;
diam: 89 cm 
area di insidenza chioma: 226,80 mq; 
età stimata: 126 anni




Quercus pubescens
Altezza 22 m;

Misure effettuate ad 1,30 m da terra:
diam: 87 cm; 
area di insidenza chioma: 188,40 mq; 
età stimata: 123 anni

Le nostre querce nei prossimi giorni dovranno subire un importante potatura, per permettere i lavori della costruzione dell'impianto sportivo. 
Esperti del settore ci hanno comunicato che il periodo ottimale per fare le potature a specie del genere è:

In Autunno ed Inverno, al massimo Febbraio. 
I tagli da effettuare sono piccoli, non più di 5 cm di diametro ed effettuati sempre con taglio di ritorno.
Queste specie di piante seccano facilmente e tornano indietro col taglio , in termine tecnico si dice "secca le branche".
Quando si trattano esemplari giovani non si hanno problemi, ma superati i 50-60 anni perde progressivamente di vitalità.

Le nostre querce subiranno anche un importante danno alle estese radici, poiché lo scavo dell'impianto è molto vicino. E già nei giorni scorsi, hanno subito danni all'apparato radicale superficiale, a causa dei mezzi che circolano dentro il cantiere.

Queste sono le motivazioni per cui ci siamo sempre opposti alla costruzione dell'impianto vicino alle querce, oltre che privare la collettività di un luogo di aggregazione, le piante secolari presenti subiranno danni importanti che ci auguriamo non portino alla morte delle piante stesse.

FERMATE SUBITO IL CANTIERE DENTRO IL PARCO! 

Cos'era il Parco delle Querce.


COSA NON AVREMO MAI PIU'.



Oggi ho visitato un parco. 
Ho visto bambini che giocavano, mamme che gonfiavano palloncini e distribuivano carezze, padri che si riprendevano con le telecamere e che discutevano di calcio, che accompagnavano genitori anziani, che godevano del fresco e si indignavano per dei cancelli che hanno limitato uno spazio. Perché quello spazio è stato destinato ad esser spazio sacrificale. Uno spazio che permetterà di spendere 700 mila euro per una cosa che non serve ma che dovrà esser fatta. A tutti i costi. 
E quella gente, di fronte a quelle transenne, mi ha convinto che l'etica oggi è rimasta solo nei bassi, fra l'erba non tagliata, fra le panchine auto-costruite, fra le mani tonde di un bambino che piange sulle spalle sicure di un padre, quel padre che non perde occasione per andare a cullare la speranza, la sua speranza, di fronte a due querce.

Perché in quella piccola partecipazione, di fronte ai grandi numeri di un quartiere enorme, e totalmente indifferente, si cela la speranza di un mondo corretto. Una nicchia encomiabile di solidarietà, di logica elementare, di cortesia, di fedeltà. 
Una piccola partecipazione immune alla devianza che vorrebbe godere solo di spazi, di verde, di ombre. 

E nella visione romantica della cosa compare, traspare innegabile, la certezza che nessuno, ancora una volta, è in grado di spiegare il perché e, men che mai, affermare delle cose che siano incontrovertibili. 
Nessuno. 
Perchè le promesse, le rassicurazioni, son tutti capaci a farle. 
Enunciare un fatto, che sia innegabile, letteralmente impossibile.
In pratica, oltre all'etica, qui non si trova più neanche la verità.

venerdì 22 maggio 2015

Un'area di alto valore ambientale cancellata, la Procura indaga sui finanziamenti ma i lavori procedono.


Aperto il cantiere nel cuore del PARCO DELLE QUERCE a ridosso degli alberi secolari che per pochi cm non rientrano nella Monumentalità. 
Per permettere la costruzione dell'Impianto Sportivo gli esemplari subiranno un importante potatura effettuata in un periodo stagionale non consono e le radici degli stessi saranno compromesse dagli scavi molto vicini. 

Tutto questo mentre la Procura indaga sui Finanziamenti per la realizzazione dell'Impianto.


L'ultima area verde naturale del quartiere ormai compressa, un luogo di aggregazione distrutto. 
Un luogo scenografico di enorme valore ambientale, che avrebbe potuto ospitare iniziative, eventi, incontri sarà cancellato.




Report incontro tra Gruppo Quartiere Santa Barbara , Assessore Ricci e Dirigente Dello Vicario

Palestra nel parco delle Querce
Comitato cittadini:«Un bene? Ma per chi?»

Gruppo quartiere Santa Barbara: «Da assessore Ricci risposte seccate e sbrigative: "La palestra si farà lì e basta". Nessun pezzo di carta attesta le varianti al progetto iniziale»

Redazione Online
Ruspe al parco delle querce
Ruspe al parco delle querce
In relazione all'avvio nella mattinata di lunedì 18 maggio dei lavori di costruzione del centro sportivo presso il Parco delle Querce in via della Biga di Castro, ecco il report dell'incontro inviato dal gruppo quartiere Santa Barbara. 
Sabato 23 maggio alle ore 16 il gruppo quartiere Santa Barbara Viterbo, promuove presso il Parco un incontro cittadino per discutere e manifestare contro l'eliminazione dell'ultima area verde rimasta nel quartiere Santa Barbara.
Ulivi potati fuori stagione
Ulivi potati fuori stagione
Giovedì scorso, 15 maggio, alle ore 17.30, una nostra delegazione del Gruppo Quartiere Santa Barbara Viterbo ha incontrato, su nostra specifica richiesta fatta tramite legale, negli Uffici comunali di Via Garbini 82, presso l’assessorato ai Lavori Pubblici, l'assessore Alvaro Ricci, per discutere la situazione del Parco delle querce. Presente all'incontro oltre all'assessore Alvaro Ricci, il dirigente Ernesto dello Vicario. I nostri interlocutori ci hanno subito precisato che il progetto del Centro Civico che sorgerà dentro al Parco delle Querce è unol’unico presente sul sito del Comune e l’unico al quale amministrazione e tecnici hanno fatto sempre riferimento (cosa che il nostro gruppo ripete da più di un anno); altri progetti o varianti di cui si è sentito parlare nel corso dei mesi (anche il 3 aprile 2014, presso la parrocchia di Santa Barbara quando il sindaco, l’allora assessore ai Lavori Pubblici Raffaela Saraconi, il consigliere Insogna hanno incontrato la cittadinanza e promesso determinanti variazioni progettuali) sono solo frutto di voci e ipotesi infondate (distanza minima dalle querce 15 metri eliminazione parcheggio interno e biglietteria).
Allo stato attuale il progetto rimane nella sua forma originaria, senza alcun margine per modifiche incisive, ma con interventi in sede di “ordine dei lavori". Poi l’assessore ha ribadito quanto da lui già affermato in radio e sui giornali: che le querce saranno distanti 12 metri dall’impianto, ma è stato immediatamente corretto dal dirigente che ha specificato che, in realtà i metri saranno 8 (affermazione, anche quest’ultima, puramente verbale).
Bambini mettono cartelli che chiedono di salvare gli alberi
Bambini mettono cartelli che chiedono di salvare gli alberi
Dello Vicario ha poi ripercorso le varie tappe che, dalla richiesta di finanziamento (finalizzato per tutt’altro e altrove, questo dicono gli atti da noi visionati in data 19 maggio 2015 ndr), hanno portato alla progettazione di un Centro civico sportivo, da ubicare nel Parco delle Querce. Si parte dal 2005 con al Legge Finanziaria che mette a disposizione la somma per il progetto di un campo da calcio e due da tennis e altro ancora.
Nel 2008 si individua l'area; tale operazione prevedeva un esproprio (mai avvenuto) ma, per mancanza di terreni comunali e il costo gravoso per acquisirne altri, l’operazione non va in porto. Nel 2012 si cambia progetto, si abbandona l’idea dei campi da tennis e di calcio, si opta per un Centro civico sportivo, si cambia la zona di ubicazione e si sceglie il parco delle Querce (il quale nel frattempo era stato donato nel 2010 alla cittadinanza corredato di illuminazione e pista ciclabile ndr) in quanto il terreno, essendo già del Comune, risulta “ a costo zero”. Nel 2014 con Decreto Ministeriale si passa all'esecuzione. Questo in sintesi, l’iter burocratico, illustratoci dal dirigente, che ovviamente è assai più complesso e articolato, avendo attraversato le varie amministrazioni che si sono succedute nella nostra città (diventando sempre più incomprensibile e fumoso).
Il funzionario ci ha fornito, sostanzialmente, l'ennesima versione verbale (al solito, chi ci amministra si è presentato a un incontro con la cittadinanza che chiede chiarimenti, senza piantine, senza progetto, senza nessun documento) di un tortuoso "percorso" burocratico di cui ha rivendicato la paternità totale al proprio ufficio, mostrando soddisfazione per il fatto di aver portato tale finanziamento a Viterbo. Alla domanda su quale sia, sul Piano Regolatore, la denominazione precisa (e quindi la destinazione e funzione) della zona ove è stata individuata l'area su cui sorgerà il Centro civico (nelle varie dichiarazioni fornite all’utenza e alla stampa, si è parlato di zona F2, F7, F6… ), il dirigente ha risposto di “non avere l'informazione”, mentre l'assessore, dal canto suo, ha affermato, energicamente, che ciò non ha alcuna importanza, perché è zona F e “tanto la palestra si farà lì in ogni caso”.
Quindi anche in questo caso non ci sono state date risposte chiare, ma l'invito, piuttosto sbrigativo, di andarci a vedere gli atti, visto che ne avevamo chiesto l’accesso. L'assessore Ricci ha poi continuato dicendo che nell’impianto sportivo in questione non è prevista la realizzazione di un parcheggio interno (al cantiere le cose stanno andando diversamente ndr) e che la somma risparmiato con il ribasso fatto dalla ditta appaltatrice sull’iniziale finanziamento, e della quale non ci è stato fornito l’ammontare esatto, servirà per migliorare le attività sportive funzionali alla palestra (all’incontro del 6 maggio scorso sindaco e Rup avevano affermato altro).
Alla richiesta di una documentazione scritta, che attesti nero su bianco tali variazioni progettuali, la risposta, sia da parte dell'assessore che del dirigente, è stata negativa, in quanto, ci è stato ribadito, che qualsiasi variazione sarà possibile solo tramite mero ordine di servizio e solamente a lavori avviati. Alla domanda se siano previsti muretti o recinzioni, osservando il progetto ufficiale portato dalla nostra delegazione (scaricato dal sito del comune), il dirigente ha affermato che non sono previsti e ha aggiunto che il residuo dell’area del Parco, quella non interessata dal cemento, è zona adibita a verde pubblico, come riportato nella zonizzazione dell'area, documento anch’esso consultabile su richiesta.
Alla domanda se si sia mai stata presa in considerazione l’ipotesi, più volte proposta, dal presidente della Fidal Giuseppe Misuraca, circa spostamento dell’impianto sportivo nella zona immediatamente attigua al Campo Scuola, così da realizzare una Cittadella dello sport, il Dirigente ha affermato di non conoscere Misuraca (e quanto da lui affermato), e pur ritenendo molto valide le sue considerazioni, dichiarando di essere stato un tempo molto favorevole a tale ipotesi, sostiene che sia impossibile una delocalizzazione dell’impianto. È stata, inoltre respinta la nostra proposta di spostare l’impianto nella parte finale del parco dove si trovano pochi ulivi in modo tale da non comprometterne il punto più bello.
L’assessore ci ha ribadito che la palestra si farà lì e basta, mentre il funzionario ha risposto che l’altra zona del parco non è adibita a spazio verde attrezzato ma a parco(il Rup Mirko Viggi, nell’incontro del 6 maggio 2015, ci aveva spiegato, invece, che qualsiasi spostamento avrebbe compromesso l’erogazione del finanziamento). Per tutta la durata dell’incontro, a differenza di quanto accaduto in quello del 6 maggio scorso avuto con il sindaco Michelini, gli assessori Saraconi e Vannini, e i dirigenti Viggi e Capoccioni, che si sono mostrati piuttosto disponibili al dialogo e al confronto con noi cittadini (quantomeno nei toni e nei modi, pur ribadendo, allo stato attuale delle cose, i limitati margini per interventi sostanziali sul progetto originario) abbiamo notato nei nostri interlocutori, un atteggiamento perentorio, sbrigativo e, a tratti, perfino ostile e infastidito (neanche fosse una questione personale).
Soprattutto l’atteggiamento dell'assessore ci è parso, fin troppo muscolare e decisionista, poco sensibile verso le istanze e le reali esigenze dell'utenza, un atteggiamento poco incline all’ascolto, al confronto e alla collaborazione con i cittadini. Se ci è consentito dire la nostra, tutto il tortuoso iter che ha portata a snaturare finalità, prodotto, collocazione e utilità del finanziamento in questione, ci appare paradossale, assurdo, e fin troppo incurante del benessere della comunità e del rispetto per la cosa pubblica. Un’operazione unicamente volta al mero scopo di accaparrarsi un finanziamento, costi quel che costi. Anche a discapito dei cittadini.
Perché anche laddove l’intera operazione fosse dichiarata legalmente corretta (lo stabilirà la magistratura che nel frattempo ha aperto un’inchiesta) ci chiediamo se i nostri amministratori ritengano, in coscienza loro, se tutto ciò sia eticamente e politicamente (nel senso più profondo del termine) corretto. Se sia giusto sopprimere un Parco, snaturare un progetto nato con ben altre finalità, al solo scopo di spendere soldi che appartengono alla collettività.
Noi cittadini che a Santa Barbara ci viviamo, che fruivamo e beneficiavamo di quel Parco, di quell’ultima oasi di verde pubblico in mezzo a una cementificazione selvaggia, riteniamo di no e torniamo, forse molto ingenuamente, a domandarci e a chiedere a chi ci amministra ora e ci ha amministrato: cui prodest? Perché un’amministrazione, che anche alla luce di quanto accade negli ultimi giorni, si mostra sempre più autoreferenziale, distante dai cittadini, lacerata da conflitti, dissolta in una guerra intestina di tutti contro tutti, viene, incredibilmente compattata dalla volontà di distruggere un parco, strappandolo brutalmente a chi ne ha fatto un punto di aggregazione e ritrovo?
Ripetiamo: tutto ciò è un bene? Ma per chi?

23 MAGGIO ore 16.00 INCONTRO per discutere e manifestare CONTRO l'eliminazione dell'ultima area verde





Incontro cittadino per discutere e manifestare contro l'eliminazione dell'ultima area verde rimasta nel quartiere Santa Barbara.

SABATO 23 MAGGIO ORE 16.00


INVITO ALLA PARTECIPAZIONE Di Maria Chiara Brenciaglia

Con la presente, come promotrice della Petizione di iniziativa cittadina per il recupero, la valorizzazione e la riqualificazione degli spazi verdi e dei parchi gioco della città di Viterbo (sottoscritta da 1600 persone e consegnata agli uffici comunali il 22 0ttobre 2013), invito tutti i cittadini viterbesi sottoscrittori e non a partecipare attivamente, sabato 23 maggio alle ore 16, all’incontro pubblico che si terrà per la salvaguardia del Parco delle Querce sito nel quartiere Santa Barbara, via della Biga di Castro.
Perché vi chiedo di accorrere numerosi:


• Perché su uno spazio verde adibito a parco dove sono presenti alberi centenari si vuole erigere una palestra;
• Perché nel giugno 2014 gli abitanti del quartiere si sono opposti al progetto presentando una petizione;
• Perché i lavori sono stati assegnati nel luglio 2014, un mese dopo la consegna della petizione, senza che si ascoltasse il volere cittadino;
• Perché il progetto finale sembrerebbe non rispecchiare il progetto iniziale per cui è stato concesso il finanziamento;
• Perché la Procura ha aperto un’indagine sulla questione;
• Perché all’incontro del 5 maggio con il Sindaco, gli assessori competenti, i tecnici del comune e i cittadini, l’assessore Ricci era assente ingiustificato e i tecnici comunali si sono presentati senza progetti, senza piantine e senza soluzioni, dando rassicurazioni solo verbali e tutto ciò è vergognoso e inammissibile!
• Perché Santa Barbara è Viterbo e l’unione fa la forza!
• Perché noi vogliamo che quello spazio venga conservato ed arricchito di relazioni e non di cemento.


QUINDI ALZIAMOCI E UNIAMO LE NOSTRE VOCI PER VITERBO, PER LA NOSTRA DIGNITA’ DI CITTADINI E IL NOSTRO DIRITTO AD ESSERE ASCOLTATI.


sabato 23 maggio ore 16 incontro pubblico per la salvaguardia del Parco delle Querce, via della Biga di Castro, quartiere Santa Barbara.


Maria Chiara Brenciaglia

http://www.tusciaweb.eu/2015/05/parco-delle-querce-venga-arricchito-relazioni-non-cemento/

giovedì 21 maggio 2015

..lacrime calde ed innocenti, come solo quelle dei bambini sanno essere..



Viola piangeva ieri sera, lacrime calde e innocenti come solo quelle dei bambini sanno essere. Piangeva perché ha saputo che il parco delle querce sarà distrutto, piangeva perche il parco dove ha tirato con l’arco, fatto corsi di fotografia, fatto merenda, semplicemente giocato da ieri non c’è più.
E io davanti a quella tristezza sincera mi sono sentita impotente e incapace….incapace di offrire una consolazione …..incapace di aver difeso lei dal dolore e il parco e i suoi alberi maestosi da tanta distruzione. Eppure ci abbiamo provato… in tanti…. abbiamo raccolto firme, parlato con gli amministratori , i politici….abbiamo cercato di far capire quanto era importante il parco…
Un parco che per qualsiasi altro comune sarebbe stato un fiore all’occhiello dell’amministrazione….un parco con querce secolari e ulivi nella città gestito con un esempio di civismo raro direttamente dai cittadini che a costo zero per tutti organizzavano corsi , incontri merende. Un parco di cui un sindaco poteva andare orgoglioso per attività e partecipazione dei cittadini, la dimostrazione che non servono soldi dove c’è senso civico e partecipazione. Un parco vivo che il comune letteralmente scippa ai cittadini…glielo sottrae, glielo ruba mentre ancora erano in programma tante iniziative come la merenda pic-nic di giovedì 21 maggio.
E allora io vi maledico…e non mledico solo chi per tornaconti personali se ne è fregato di tutto e ha deciso di continuare per una strada che portava alla rovina e alla cementificazione …..io maledico chiunque di voi occupi un posto in questa amministrazione e non ha fatto nulla per salvare il parco….maledico chi ha pensato “non mi riguarda”….maledico chi si è affacciato e ritirato usando come alibi per la sua coscienza “io di più non posso fare”….maledico amministratori e politici che sono stati in finestra a guardare lo scempio.
Con la rabbia che mi sale a vedere i mezzi pesanti calpestare l’erba ,la recinzione a farci estranei in un posto che ci apparteneva e le lacrime di mia figlia io vi dico, con l’unico strumento che mi è rimasto, il più antico del modo, che voi siate maledetti!


http://www.ontuscia.it/politica/177951-177951#.VVs2F8DBQZw.facebook

FERMATE I LAVORI AL PARCO DELLE QUERCE

INIZIATI I LAVORI PER LA PALESTRA
A SANTA BARBARA: FERMATELI !!! 

Il sen. Michele Bonatesta chiede il sequestro
del cantiere sino a quando non siano state
ultimate le indagini ordinate dalla Pm Paola Conti

VITERBO. Dunque a Santa Barbara il costruttore titolare della concessione edilizia avrebbe deciso di rompere gli indugi.
Epproprio: una mail ‘ URGENTE’ ci è arrivata alle ore 9,50 di questa mattina dove si leggeva:

“Carissimo Senatore,
proprio in queste ore hanno iniziato a fare i lavori al Parco delle Querce a Santa Barbara.
So che la sua denuncia in Procura ha avuto seguito e la PM Conti sta facendo indagini. Non so se lei ha un contatto diretto ma se l’avesse potrebbe infornarla per favore di quello che sta avvenendo. Magari contrasta con le indagini e può fare qualcosa.
Cordialmente
(segue la firma) “.

No. Purtroppo noi non abbiamo nessun contatto diretto con la PM Conti.
Come abbiamo già risposto (direttamente) al nostro interlocutore, per nostra scelta abbiamo sempre evitato di avere rapporti diretti e personali di qualsivoglia genere con i magistrati che si occupano di problemi da noi posti alla loro attenzione o comunque di problematiche che potrebbero vedere coinvolte ( a livello di responsabilità) persone note, amministratori, politici e quant’altro.
Noi, ripetiamo, non abbiamo alcun filo diretto con la PM Paola Conti ma ‘ il filo ‘ lo teniamo attraverso la stampa, quantomeno quella non al soldo di qualcuno e libera di fare informazione come si dovrebbe.
Niente di più e di differente, in altre parole, da quello che stiamo facendo in questo momento.
Niente di più e di differente dalla ‘ DENUNCIA PUBBLICA’ che in questo momento affidiamo alla stampa viterbese, almeno a quella che vorrà fare propria la denuncia stessa mettendosi al servizio degli abitanti del quartiere di Santa Barbara, a Viterbo.
Dunque… dunque… i lavori all’ormai ‘ famoso ‘ Parco delle Querce pare siano iniziati.
Strano.
Molto strano.
L’altro giorno esce la notizia delle indagini ordinate dalla PM Paola Conti, oggi all’improvviso iniziano i lavori.
Brutta storia, a nostro avviso.
Quasi si volesse mettere la Magistratura, la Procura della Repubblica di Viterbo, la PM Paola Conti di fronte… di fronte ad un fatto compiuto.
L’inizio dei lavori dai quali, tra qualche tempo, in ogni caso sarà ancora più difficile recedere, ammesso che si debba recedere per… illegittimità varie.
Essì: troppo facile sarebbe se bastasse dare inizio ai lavori per avere ragione nel caso in cui, al contrario, la ragione dovesse stare da un’altra parte.
Noi crediamo che la PM Paola Conti dovrebbe immediatamente ordinare il fermo dei lavori… nel caso in cui il fermo non lo ordinasse ( come noi riteniamo che dovrebbe fare)… il sindaco di Viterbo Leonardo Michelini.
C’è una indagine in corso – noi diciamo –… i lavori vanno bloccati.
Il cantiere va posto sotto sequestro e nominato un custode, addirittura.
In ballo potrebbero esserci soldi pubblici che non possono essere utilizzati.
In ballo potrebbero esserci interessi personali che nulla hanno a che vedere con gli interessi della collettività, del quartiere di Santa Barbara.
In ballo potrebbe esserci qualche… conflitto di interessi.
Non lo sappiamo, insomma.
Ma non è forse per sapere ciò che eventualmente c’è da sapere che la PM Paola Conti ha aperta una indagine?
E non ha forse aperto un’indagine avendo rilevato motivi di interesse ( quanto meno) nel nostro esposto alla Procura della Repubblica?
Nossignori.
A nostro avviso i lavori per quella palestra che tante polemiche ha fatto sorgere sino ad oggi vanno immediatamente interrotti.
Vanno interrotti sino a quando non sarà chiaro chi, come, perché… ha voluto una palestra che è tutt’altra cosa rispetto a quanto deciso dalla precedente-precedente amministrazione, pur restando ( i soldi) gli stessi.
Occorre che il cantiere venga posto sotto sequestro ma occorre anche che il quartiere torni a muoversi.
Organizzi, quanto meno, un sit-in.
Un Sit-in immediato chiedendo la sospensione immediata dei lavori sino ad indagini della magistratura ultimate.
Un sit-in perché venga chiarito per quale motivo una palestra ‘ a servizio del quartiere ‘dovrebbe essere provvista anche di… biglietteria.
Biglietteria, infatti, è uguale ad…affari.
Affari è, infatti, uguale a… business.
C’è qualcuno, forse, che con la scusa del quartiere si sta facendo… si sta preparando… i cazzetti suoi ?
Epproprio: i…i cazzetti loro ! 
E’ questo che la PM Paola Conti, riteniamo, stia cercando di capire. 
Prima di decidere – magari -- che invece, è tutto a posto.
Che è tutto regolare.
Ed allora… ma solo allora (noi riteniamo) … i lavori per la palestra a Santa Barbara potranno iniziare.
O no ?
Sen. Michele Bonatesta

RIDATECI IL PARCO, ciò che abbiamo nel cuore di questo posto..



LUCA:

L'inizio dei lavori
Oggi è una giornata molto brutta per la città di Viterbo. Ancora una volta qualcuno ha preferito dare priorità all'evanescente esteriorità a danno di quelli che sono simboli della vita stessa. Più di una religione ha adottato l'albero come simbolo di vita. Nella religione cristiana si parla dell'Albero della Vita. Il tutto perché? Per costruire l'ennesima palestra (a Viterbo ce n'è una ad ogni angolo) in un quartiere dove i problemi sono ben altri.
Speriamo solo che il continuo ricorso a metodi brutali serva a risvegliare prima o poi un amore sempre più diffuso per la vita, ed il desiderio di rispettarla, che nasca nei cuori di ognuno di noi.





ROBERTA

Ciao parco delle querce..... Alla fine hanno vinto loro.... i soldi.... È stata distrutta una speranza e calpestata la civiltà e la comunità che si era creata intorno a questo spazio verde. cosa rara per una città come la nostra vedere persone che si prodigano in modo gratuito gentile e professionale per una giusta causa. La giusta causa non c'è più. Neanche il parco ci sarà più.... Non si costruisce niente di bello ma si distrugge ciò che di bello c'è già, perché ce lo ha regalato la natura senza chiedere nulla un cambio. Sono davvero dispiaciuta




SABRINA

......E' pura follia ritenere parco un'area quasi totalmente libera da piante o riempita per l'occasione mentre, uno che è bello e fatto, con alberi d'alto fusto centenari classificarlo come area a servizi e quindi "cementificabile"...... e sti gran caxxi del piano regolatore e di tutte le belle minchiate che raccontano i nostri amministratori !!




MARILISA

Oggi ho capito una cosa incontrovertibile, niente e ripeto NIENTE di quello che ci è stato detto dal 3 aprile scorso ad oggi ha valore legale, non c'è niente di scritto, di formalmente variato rispetto al progetto originario, che resta l'unico e il solo documento a cui riferirsi. Non posso dire di più per rispetto della persona che ci ha confidato particolari tecnici semplicemente agghiaccianti sulla realizzazione della palestra e della presunta salvaguardia del verde. Come ho ribadito anche alla ditta che svolgerà i lavori, vige da parte nostra il massimo rispetto per gli operai e per chiunque lavori in quel cantiere, che ripeto, è tutelato dalle carte e dalla legge ad operare. Rispetto che non ho più per gli amministratori che in questi mesi e a più riprese ci hanno semplicemente illusi al fine di prendere tempo, o per usare parole non mie, "vi hanno preso per il culo". Non dirò altro né qui né in pvt. Resta sul piatto l'unica promessa valida, la nostra, di vigilare che i lavori vengano fatti come si deve e che in caso contrario lo sputtanamento sarà impietoso.




CHIARA

Io sono senza parole. Una vicenda in cui tutti hanno delle responsabilità, perchè è iniziata nel 2006 quindi ha attraversato ben 3 amministrazi
oni. Il comune di Viterbo si giustifica dal punto di vista tecnico poichè il P.R:G. lì prevede una Zona F7 ovvero verde sportivo attrezzato,. Peccato che il P.R.G risalga alla fine degli anni'70 in piena cementificazione, dove la politica urbanistica era completamente diversa. Nel 2015, quando in tutto il mondo si parla di sostenibilità ambientale, importanza del verde nelle città, soprattutto come aiuto per la riqualificazione di quartieri in difficoltà,in un quartiere ormai soffocato dall'asfalto e dal cemento, hai un unico parco con querce ed ulivi e tu che fai? Ovvio lo sfregi con un palazzetto dello sport, fra l'altro in un punto vicino all'accesso al quartiere peggiore: ovvero la strada della Capretta a senso unico alternato. Quindi immagina che casino. Questi non si rendono conto che l'Urbanistica è una cosa seria, che influisce sul modo di vivere delle persone e nonsi fa attappando i buchi sulle mappe, ma studiando la vita di quartiere e le priorità!!





STEFANO

i bambini del parco delle querce erano felici xche' i loro genitori gli avevano insegnato che un'albero puo' essere piu' importante di un videogioco.sinceramente nel 2015 tutto cio' mi mancava da vedere sembrava fuori luogo,invece i genitori di questi figli Hanno capito tutto, Che la natura e' quello di cui poi uno ha piu' bisogno anche da Grande.Ora che gli state togliendo il parco nn dimenticheranno cmq l'amore di come sono stati educati e cresciuti.xche' lo hanno appreso dai genitori e dagli alberi..




CRISTINA
Siete stati la mia vita in questo anno e mezzo, GRAZIE a tutti coloro che ho conosciuto in questo percorso.
Grazie alle nostre querce che mi hanno fatto incontrare persone STUPENDE , io vi ringrazio tutti. E' stato un anno e mezzo durissimo ma la speranza di salvare il nostro Parco era più forte di qualsiasi cosa, perché era semplicemente GIUSTO salvarlo!
Grazie a tutti coloro che si sono spesi gratuitamente nelle attività e a tutti coloro che hanno collaborato per fornirci i contatti e che semplicemente ci hanno suggerito di portare qualcosa al Parco delle Querce.
Grazie a chi si è dato da fare con telefonate, email, chi è arrivato più tardi, chi è stato con noi da sempre, chi si è reso conto di avere le querce nel cuore ed è ritornato.
UNA COSA DI MAGICA LO HA FATTO IL NOSTRO PARCHETTO, CI HA FATTO INCONTRARE E FATTO NASCERE UNA COMUNITA' grazie parco delle Querce:

20 settembre corso di fotografia ' giocando con la fotografia' ;
1 ottobre tiro con l'arco;
11 ottobre 'lezione di botanica come sono fatti e come funzionano gli alberi';
19 ottobre ' fiabe sotto le querce, letture ad alta voce' ;
19 ottobre corso di macrame;
25 ottobre cultura cinofila ;
25 ottobre inaugurazione panchina fatta con pancaki di recupero dagli abitanti del quartiere;
2 novembre lezione di Aikido;
15 novembre corso di Ju-jizu ;
22 novembre corso di percussioni;
30 novembre Pesce di Sant'Andrea ;
8 dicembre Babbo Natale al parco delle querce e allestimento della quercetta di Natale ;
13 Dicembre corso di fotografia ' fotografami una storia';
23 dicembre Tombolata sotto le querce;
24 dicembre posizionamento della stele Natività sotto le querce;
1 febbraio 'messa a dimora di mangiatoie per uccellini';
28 marzo manifestazione per la Salvaguardia integrale del parco delle querce;
4 aprile allestimento dell'Ulivo della Pace;
25 aprile Pic Nic e Teatrino di Carta ;
9 maggio cerimonia del te e Dog Agility


FAGGETA DEPRESSA
Gli amici della Faggeta sono al fianco di tutti quelli che combattono per la salvaguardia dei beni comuni, come gli alberi.
Quello che non abbiamo in questo momento sono le parole per commentare tutto ciò, come tutto questo non abbia dell'assurdo, dell'irrazionale...
Un bene comune ad uso di tutti, vantaggi solo per pochi!


CANTIERI D'ARTE
Il Parco delle Querce con-diviso. Sullo spazio pubblico e la comunità.
Sono iniziati i lavori per la realizzazione della palestra comunale all'interno del perimetro del Parco delle Querce, una delle tappe della Jane's Walk viterbese. Come già sottolineato durante la passeggiata, un gruppo di abitanti del quartiere ha attribuito un significato a quel luogo, facendolo diventare uno "spazio pubblico" e cercando di evitare la costruzione prevista. Dal racconto della loro esperienza è emersa l’importanza del senso di comunità e condivisione, che deve appoggiarsi su luoghi ricchi di significato e capaci di accogliere persone e relazioni: è per questo che ogni processo di cambiamento, per superare le inevitabili forme di inerzia, deve partire dal coinvolgimento di tutte le persone attraverso i metodi della progettazione partecipata. 


18 MAGGIO 2015; il giorno più triste per il Parco delle querce.


RETELUNA

Al via le ruspe: addio al Parco delle Querce
nel quartiere Santa Barbara a Viterbo

Stamani sono iniziati i lavori per la realizzazione della palestra voluta dal Comune di Viterbo, nonostante la petizione popolare e le proteste dei cittadini. Sul posto i consiglieri di opposizione Chiara Frontini e Gianluca De Dominicis

Al via le ruspe al parco delle Querce a Santa Barbara
Al via le ruspe al parco delle Querce a Santa Barbara
Addio al Parco delle Querce a Santa Barbara. Stamani sono iniziati i lavori per la realizzazione della palestra voluta dal Comune di Viterbo, nonostante la petizione popolare e le proteste dei cittadini. Sul posto alcuni componenti Comitato Quartiere Santa Barbara, i consiglieri di opposizione Chiara Frontini e Gianluca De Dominicis. 
Operai al lavoro
Operai al lavoro
L’area verde su cui insistono diverse piante di ulivo e tre querce secolari è stata delimitata e questa delimitazione comprende anche le due querce come prevede il progetto iniziale, mentre il sindaco Leonardo Michelini e l’assessore Alvaro Ricci hanno parlato di una variante al progetto che salverebbero gli alberi in questione.
La consigliera Frontini al telefono col sindaco Michelini
La consigliera Frontini al telefono col sindaco Michelini
La Frontini stamani ha chiamato al telefono l’assessora Saraconi, sia il sindaco: “Lei mi ha assicurato che non sarà toccato un albero – ha detto – così anche Michelini mi ha detto che tutte le piante saranno salvate, che 100mila euro del ribasso d’asta saranno destinati alla sistemazione del verde di Santa Barbara e che ci sarà una eventuale spostamento dell’allineamento della palestra, ma per fare questo bisogna verificare la fattibilità tecnica”.
Il cartello di cantiere
Il cartello di cantiere
La variante al progetto iniziale, secondo quanto assicurato dall’amministrazione comunale, prevede la costruzione della palestra a 8 metri dalla quercia più vicina all’area edificata e l’espianto e il trapianto degli ulivi che adesso insistono sull’area che sarà edificata.
Il comitato di quartiere
Il comitato di quartiere
Nel frattempo la Procura di Viterbo sta indagando sulla vicenda, in seguito all’esposto dell’ex senatore Michele Bonatesta che riguarda lo stanziamento di 700.000 euro da parte del Comune di Viterbo per la costruzione di questa struttura. Secondo l’esposto, infatti, quei soldi richiesti allo Stato erano inizialmente destinati ad un altro progetto da realizzarsi in una diversa area del quartiere, “non utilizzabiliinvece – sostiene l’ex senatore - per una palestra localizzata in tutt’altra parte del quartiere, contro il volere degli abitanti stessi”.
ON-TUSCIA

Massimiliano Chindemi

VITERBO – Sono iniziati lunedì mattina i lavori presso il Parco delle Querce di santa Barbara, finalizzati alla realizzazione di una palestra nell’unica area verde del quartiere, sita in via della Biga di Castro.

Amareggiati e altamente contrariati i cittadini di Santa Barbara e i membri dell’apposito comitato, nato per dire no ad una colata di cemento giudicata decisamente inopportuna.

Sul luogo si sono immediatamente portati diversi cittadini per assistere, con non poca rabbia, alla distruzione di una parte del parco amato non solo dai residenti ma anche dai viterbesi tutti.

A nulla sono dunque valse le rimostranze succedutesi in questi mesi, culminate con petizioni e manifestazioni miranti a dissuadere l’amministrazione comunale da una atto che va di fatto a calpestare la volontà popolare.

Alla luce di quest’opera di discutibile gusto, che va a deturpare una delle più ampie aree verdi della città, l’interrogativo resta uno solo: “Possibile che non vi fosse altro luogo in cui costruire una palestra?” Evidentemente, per l’attuale amministrazione, la risposta è negativa. Ulteriori spiegazioni sono in ogni caso attese nel corso del Consiglio comunale in programma martedì mattina


TUSCIAWEB

Viterbo – Iniziati i lavori al parco delle Querce.
Questa mattina sono partiti gli interventi per la realizzazione di una palestra nel parco delle Querce in via della Biga di Castro nel quartiere di Santa Barbara. Insieme alle ruspe sono arrivati anche una ventina di cittadini del comitato che era nato contro il progetto che criticano la scelta di andare a intaccare uno spazio verde con quella che più volte è stata definita una “inutile colata di cemento” nell’unico spazio verde della zona.
Sugli alberi e nella recinzione anche dei cartelli di protesta: “Save the park” e “Lasciateci il parco” per manifestare la loro contrarietà.
Al loro fianco, da sempre, la consigliera Chiara Frontini (Viterbo 2020). “L’assessora Saraconi, che ho appena sentito, continua a sostenere che le querce non saranno toccate e che si rispetteranno gli accordi presi coi cittadini – dice Frontini -. Le recinzioni, però, vanno ben oltre e forse, l’alberatura non verrà buttata giù, ma è comunque condannata a morte. Assisteremo ai lavori per vedere gli sviluppi, ma la questione non finisce qui”. E difatti Frontini ha provato a contattare anche Leonardo Michelini per andare fino in fondo. “Ho chiesto al sindaco di discutere domani in consiglio comunale, a margine del rendiconto, le due petizioni presentate contro la realizzazione del parco. Non è corretto ignorare le richieste dei cittadini. Lui ha preso in considerazione la proposta e ha detto che, dopo l’approvazione del bilancio, proveremo a parlarne”.
Amareggiati e contrariati anche i membri del comitato. “E’ un’operazione che non ci piace – dicono – perché comporterà disagi e anche il traffico, sicuramente aumenterà e andrà a intaccare l’unico polmone verde del quartiere che andrà a sparire. Siamo contrari”.
Dopo le proteste, il progetto iniziale è stato, comunque, modificato per far sì che non venissero tagliate le piante secolari che ci sono nel parco. E’ stata spostata la cubatura per non toccare le querce che così si troveranno a una distanza di 12 metri dalla struttura, mentre gli ulivi verranno riposizionati.
Dei 10mila metri quarati di parco, la palestra, inoltre, ne occuperà mille. L’opera di 700mila euro è stata finanziata dallo Stato.
La vicenda è andata a finire anche su Radio radicale con il fotografo Oliviero Toscani che ha definito la palestra “una cagata”.
http://www.tusciaweb.eu/2015/05/iniziati-i-lavori-parco-delle-querce/