domenica 29 marzo 2015

28 Marzo 2015 MANIFESTAZIONE PER LA TUTELA DEL PARCO



Le ruspe incombono sul Parco delle Querce a Santa Barbara. Stamani nell’area verde di Viterbo i cittadini del Gruppo quartiere Santa Barbara hanno organizzato una manifestazione per dire no alla costruzione del nuovo centro sportivo che, secondo i progetti del Comune di Viterbo, dovrebbe sorgere proprio su buona parte del parco. Questo comporterebbe, secondo il progetto originario, l’abbattimento degli ulivi presenti e delle due querce secolari presenti nell’area. A garantire che ciò non accadrà, dando la sua parola ai cittadini presenti, il sindaco Leonardo Michelini: «Le due querce non saranno toccate e gli ulivi saranno presi e reimpiantati, con un’operazione che in botanica è di routine e che garantisce un risultato al 100%».
Il sindaco con i cittadini
Il sindaco con i cittadini
A metterci la faccia stamani di fronte ai cittadini amareggiati e agguerriti, oltre al primo cittadino, anche l’assessore alle Politiche ambientali, Andrea Vannini, l’assessore alle attività economiche, Giacomo Barelli, i consiglieri Gianluca De Dominicis, Paolo Simoni e Gianmaria Santucci. Grandi assenti i diretti interessati, ossia l’ex responsabile dell'Ambiente Raffaela Saraconi e Alvaro Ricci, assessore ai lavori pubblici.
Un momento della mattinata
Un momento della mattinata
Grandi assenti perché loro stessi stamani avrebbero dovuto affiancare il sindaco Michelini aiutandolo a capire di cosa si stesse parlando. Il primo cittadino, infatti, è sembrato a dir poco sorpreso sentendo le rimostranze dei cittadini i quali, progetto alla mano, hanno spiegato che la nuova struttura dell’impianto sportivo andrà inevitabilmente a impattare con le due querce e con gli ulivi. «Noi non siamo qui oggi per difendere solo gli alberi – ha spiegato Mirco Catalani, portavoce del comitato di quartiere – ma tutta l’area verde che, solo nel 2010, ci era stata consegnata dall’allora assessore comunale Guerriero proprio come parco cittadino. Chiediamo che questo spazio resti così com’è e che la nuova costruzione sorga altrove».
La quercia decorata con centrini fatti dalle donne del quartiere
La quercia decorata con centrini fatti dalle donne del quartiere
Proprio accanto al parco, dalla parte opposta a dove dovrebbe sorgere l’impianto – che ricordiamo avrà una superficie di circa 730 mq - c’è un vecchio campo da rugby attualmente in disuso. I cittadini stamani hanno fatto presente al sindaco che, se solo lo volesse, la nuova struttura potrebbe essere costruita lì senza creare danno. «Se lei riuscisse a salvare questo parco – hanno affermato i presenti, all’incirca un centinaio di tutte le età – salirebbe alle cronache nazionali per l’impegno ambientale».
Una brutta gatta da pelare per il sindaco Michelini: lui si è ritrovato una patata bollente ereditata dall’amministrazione Marini, ossia una richiesta di finanziamento pubblico per il nuovo progetto pari a 470mila euro e, soprattutto, il fatto che lo scorso 19 marzo sono stati consegnati i lavori alla ditta che si è aggiudicata l’appalto. Se l’opera fosse sospesa il primo cittadino rischierebbe una denuncia per inadempimento dal costruttore stesso. Insomma, Michelini si trova fra l’incudine e il martello.
Andrea Vannini e Leonardo Michelini parlano con i viterbesi
Andrea Vannini e Leonardo Michelini parlano con i viterbesi
«Avrebbe potuto evitarlo – commenta il consigliere Santucci – dal momento che è un anno esatto che la petizione con raccolta firme dei cittadini per impedire tutto questo è stata rimandata di volta in volta nei consigli comunali. Adesso a due giorni dall’avvento delle ruspe il sindaco si accorge del problema?». Il sindaco Michelini e l’assessore Vannini si sono congedati con la promessa di esaminare lunedì prossimo le carte, con l’ausilio dei tecnici, per cercare una possibile soluzione.
La quercia secolare in pericolo
La quercia secolare in pericolo
Oggi, nel parco, la benedizione dei rametti di ulivo da parte del parroco di quartiere don Claudio, mentre le donne del comitato hanno decorato gli alberi con centrini fatti all’uncinetto.Tanti i bambini presenti, mamme, anziani, adulti con i cani. Nel Parco, nel corso dell’anno, vengono realizzati laboratori all’aperto, seminari, incontri didattici.
Tutto questo, tra qualche giorno potrebbe essere spazzato via. «Signor sindaco – recita una lettera pubblicata nell’opuscolo realizzato dal comitato sulle attività svolte nell’area verde – la prego di incontrare mia figlia guardandola negli occhi e di spiegarle che non ci sarà più il posto dove giocare a palla, fare le capriole e i girotondi, che non ci sdraieremo sotto la grande quercia a guardare le nuvole, a leggere le fiabe e a fare merenda. Le spieghi lei tutto questo perché io sono mesi che ci provo. Ma non ho il coraggio di farlo».

mercoledì 25 marzo 2015

Nel 2010 il PARCO DELLE QUERCE è INAUGURATO COME TALE


Per coloro che con ostinazione continuano a dire che quello in Via della Biga di Castro non è un parco...
Articolo del 16 settembre 2010.
Quale sarà il futuro del Parco delle Querce?

"Caro assessore Guerriero, 

oggi è un grande giorno per il verde pubblico a S. Barbara. 


Finalmente il Comune di Viterbo prenderà in gestione il “Parco delle Querce”, che si trova in via della Biga di Castro (lo specifico per in non santabarberesi).
Per prima cosa mi devo complimentare con il Comune che ha fatto veramente una bella opera. Infatti il parco ha già una piccola pista ciclabile ed un’illuminazione all’avanguardia, con luci anti inquinamento luminoso.Un parco che madre natura ha già arricchito con bellissime querce secolari e l’uomo con un oliveto. 
Ieri la ditta Chiavarino per conto della ditta Selvaggini ha completato l’opera di ripulitura delle sterpaglie estive in modo veramente esemplare, ripulendo anche i nuovi marciapiedi che erano stati invasi in questi mesi dall’erbacce.
Ora le domando, che programmi ha il suo assessorato per questo parco? Lo renderà bello e fruibile come quello in via Raffaello, con l’erba sempre ben curata grazie all’impianto d’irrigazione e alla frequente sfalciatura, o lo lascerà nel degrado di altri?"


Via ai lavori del centro sportivo DENTRO il Parco delle Querce



Via ai lavori del centro sportivo a S. Barbara 
i cittadini: «Colata di cemento sul parco» 

L'amministrazione Michelini assicura che le piante di ulivo e le querce non saranno toccate. Ma il comitato di quartiere ribatte: «Non esiste alcuna variante al piano originale che prevede la rimozione degli alberi. Sarà uno scempio coi nostri soldi» 
Centro civico sportivo nel quartiere Santa Barbara, il Comune di Viterbo, con una nota ufficiale, ha annunciato il via libera ai lavori. E gli abitanti del quartiere, che da tempo protestano contro quella che loro definiscono “un’inutile colata di cemento”, insorgono. Motivo del contendere il Parco delle Querce, un’area verde dove insistono diverse piante di ulivo e tre querce (di cui una secolare) dove dovrebbe sorgere l’impianto sportivo. Un appalto degno di nota, pari a 470.000 euro, che prevede una superficie di circa 730 mq per lo spazio di gioco, oltre agli spazi per le tribune e i servizi. La struttura è destinata a ospitare attività sportive indoor praticabili anche in inverno, quali basket, volley e altre attività ginniche. L’area verde del quartiere è molto frequentata de adulti e bambini ed è teatro di molti eventi a carattere socio-ambientale: corsi di fotografia, incontri per bambini con apicoltori ed etologi, ma anche semplici riunioni tra abitanti del quartiere. 

Per esprimere apertamente il dissenso sulla distruzione di gran parte dell’area verde, i cittadini hanno creato una pagina Facebook “Addio al parco della Biga di Castro?”, dove si leggono i commenti a caldo dopo l’annuncio dato dall’amministrazione viterbese: «Se voi li sopra volete buttarci il cemento, io non rimarrò a guardare, non vi stenderò il tappeto rosso della mia indifferenza, non parteciperò con plauso all'ingresso delle ruspe. Quando arriverete al parco della Biga di Castro, mi troverete li, perché non ho intenzione di insegnare a mia figlia che vince chi ha il potere e chi il potere non lo ha rimane in silenzio e subisce» dice una mamma. L’assessore ai Lavori Pubblici, Alvaro Ricci, nel comunicato in cui annuncia l’avvio ai lavori, precisa che le piante non saranno toccate: «Nella realizzazione dell’opera sarà garantita la salvaguardia delle piante di quercia esistenti. Le piante di olivo, di cui si prevede l’espianto, saranno invece rimesse immediatamente a dimora nelle aree verdi adiacenti alla futura palestra».
Il manifesto dell'evento di sabato prossimo 
«Il 3 aprile scorso il sindaco Leonardo Michelini ha detto che ci sarebbe stata la variazione al piano originale che prevedeva l’abbattimento delle piante – ribatte Mirco Catalani, portavoce del Gruppo Quartiere S. Barbara - ma al Comune non ne sanno nulla. Qualcuno di noi è andato in Comune una settimana fa per chiedere la variazione di progetto ma non c'era e le hanno dato il primo piano, cioè quello di ottobre 2012. Loro dicono che traslano l’impianto ma dal confine ora sta a 12 metri come previsto dalla piantina. Se la spostano di 15 metri come affermano vanno a finire sul terreno privato, senza considerare la distanza minima che ci deve essere».
Nella relazione tecnica del progetto, infatti, pubblicato nel sito del Comune di Viterbo, si legge che: «É prevista quindi la rimozione con conseguente ripiantumazione di alcune piante di ulivo e laddove fosse necessario anche l'eliminazione di uno o più alberi ad alto fusto. Si procederà quindi con la rimozione degli strati vegetativi superficiali (cappellaccio) e conseguente livellazione dell’area di cantiere in base alle quote di progetto. Sarà realizzata quindi la rampa di acceso carrabile la quale sarà utilizzata per le lavorazioni successive. La rampa sarà realizzata mediante esecuzione del rilevato, realizzazione di massicciata stradale, strato di base (tout venant), bynder e tappetino bituminoso. La rampa avrà una pendenza massima dell’8% consentendo sia il passaggio carrabile che quello pedonale».
«Insomma, una bella colata di cemento – commenta Catalani. I soldi stanziati dovevano essere impiegati per la costruzione di un campo da calcio e due da tennis, vicino alla parrocchia di Santa Barbara. Le suddette aree sono state poi vendute per costruirci dei palazzi. In seguito si è pensato bene di costruire con gli stessi soldi del finanziamento un centro civico (palestra) ma nel Parco delle Querce, in via della biga di Castro. Il bello è che nel corso della “Conferenza sul verde” svoltasi lo scorso 27 febbraio all’Università di Viterbo l'assessore al verde pubblico, ed ex responsabile lavori pubblici, Raffaela Saraconi, aveva pubblicamene dichiarato: “Dobbiamo investire nei parchi, c'è bisogno della tutela del paesaggio e la consapevolezza da parte dei cittadini”. Beh, noi cittadini chiediamo di lasciare intatta quest’area verde per noi e soprattutto per i nostri figli».
Intanto, sabato prossimo, 28 marzo alle 11, il Gruppo Quartiere Santa Barbara Viterbo organizza una manifestazione per protestare contro la costruzione dell’impianto, che sarà colorata da un evento di “Yarn Bombing”, durante la quale le donne del quartiere ricopriranno una quercia con alcune creazioni realizzate all’uncinetto: «A un anno di distanza dalla prima manifestazione (e dalla petizione cittadina non ancora discussa in Consiglio Comunale) - si legge nella nota - torniamo a chiedere, ancora una volta, una presa di posizione di tutti i cittadini per la non eliminazione del Parco delle Querce, inaugurato nel 2010, con luci e stradina di passaggio e con la promessa di ampliarlo.
Noi del comitato abbiamo invitato ufficialmente non solo tutta la cittadinanza, ma anche il sindaco Michelini, l’assessore Ricci assieme agli altri assessori e consiglieri. Lo aspettiamo perché in quella sede chiederemo loro un atto civile di responsabilità che vada realmente a favore del quartiere, per impedire, in questo caso, un ulteriore scempio con spreco di fondi pubblici di beni pubblici».


http://viterbo.reteluna.it/it/via-ai-lavori-del-centro-sportivo-a-s-barbara-i-cittadini-colata-di-cemento-sul-parco-ApdpN.html

L'annuncio dell'avvio ai lavori:

centro-sportivo-s-barbara-avviati-i-lavori

PENSIERI PER IL PARCHETTO



...il piccolo contributo di Chiara per salvare il parco delle querce!! 





Mari:
Un anno fa ero a scrivere una lunga lettera al Sindaco di questa Città ed a tutti i concittadini, ai padri ed alle madri. Chiedevo giustizia e salvezza per un parco, quello di Santa Barbara, ingiustamente vittima di un progetto pieno di cemento. Chiedevo salvezza perché, quel parco pieno di ulivi e querce era ed è lo spazio di fantasia di mia figlia, perché per me è un po' il ricordo di un infanzia libera da giochi di plastica e macchinine mangiasoldi, perché i pochi spazi verdi rimasti vanno conservati ed amati.
Ieri ho appreso dai giornali, che improvvisamente a ridosso della manifestazione a salvaguardia del parco (sabato 28 c.m.) l'orso dormiente s'è svegliato ed improvvisamente tutto è pronto, la ditta che compirà i lavori ha già gli omini pronti sulle scavatrici, tutto a far monito a chi fino ad ora s'è preso la briga di difendere quel parco.
Una sorta di manifesto" tanto i giochi son fatti", i giochi di pochi a discapito dei molti, compresi tutti gli alberi di quel posto.
A distanza di un anno Signor Sindaco e gentilissimi Assessori , son qua e sarò li civilmente a spiegarvi che, se voi li sopra volete buttarci il cemento, io non rimarrò a guardare, non vi stenderò il tappeto rosso della mia indifferenza, non parteciperò con plauso all'ingresso delle ruspe.
Quando arriverete al parco della Biga di Castro, mi troverete li, perché non ho intenzione di insegnare a mia figlia che vince chi ha il potere e chi il potere non lo ha rimane in silenzio e subisce.
Sarò li civilmente a difendere un parco che VOI avete chiamato ed inaugurato tale, sarò li a difendere i miei alberi con la mia presenza, perché mia figlia sappia che non ci si arrende senza combattere, che gli alberi, la natura, il brulicare di vita di quel parco, va difeso anche solo con la propria presenza, con il dissenso, il mio e quello di una bambina di tre anni.
Non pensate di arrivare al Parco che VOI avete chiamato ed inaugurato tale e trovare il silenzio, perché troverete la mia voce ,che voi arriviate di giorno o di notte che voi arriviate tra un giorno o tra un anno.
C'è gente che non si arrende e non viene provocata da una alzata di cresta e qualche parolina sul giornale locale e questo è bene che voi lo sappiate.


Stefano:

...è una triste giornata x noi che abitiamo adiacenti il parco..
..Quel tratto di verde con odor quasi di bosco, tanto amato, combattuto, assaporato, sembra che rimarrà solo un ricordo... S.Barbara, zona Capretta e Camposcolastico...una zona cosiddetta "dormitorio"...e già..migliaia e migliaia di abitanti costretti in un mare di cemento e due o poco più "aree verdi", di cui addirittura una soltanto sembrerebbe pubblica..
..Arriveranno le ruspe e l'amore x il verde, le piante secolari, verrà, come in un brutto sogno, calpestato ed umiliato da quello che oggi regna sovrano..il dio danaro..già perchè solo a quello hanno pensato gli amministratori bandendo una gara d'appalto x una struttura che sicuramente farà la fine di tante altre di questo quartiere e non..un impianto sportivo laddove gli abitanti sono costretti a portare i propri figli in un asilo addirittura in un altro quartiere, percorrendo carrarecce che qualcuno ancora si permette di chiamare strade..e guardando il bell'asilo del proprio quartiere al di là di una rete da cantiere da anni..
Io..non so..sono a volte ignorante in alcuni campi (vorrei esserlo totalmente in questi casi)...ma avrà veramente un senso tutto ciò????



Roberto:

...Una mamma che vuole insegnare a una bimba di 3 anni cosa è giusto e cosa non lo è, e cosa significa battersi pacificamente per quel che si ritiene profondamente giusto, vero e degno di essere difeso.
Un parco, i suoi alberi, le infinite vite che contiene e la bellezza della semplicità sono quel qualcosa di giusto, quel qualcosa per cui vale sempre la pena alzare la voce quando i comodi altrui credono di avere sempre e comunque carta bianca; quando la speculazione senza freni e il completo menefreghismo verso tutto ciò che è più grande (e più importante) di noi, prendono il posto del rispetto di tutto e tutti, di valori semplici ma potenti e profondi."
Se siete dalle parti di Viterbo e volete fare qualcosa di buono, andate a sostenere una mamma, la sua bimba e un bellissimo parco.



Daniela:

Parco delle Querce, nessuno ti farà del male.

Rosanna:

Certo questa è la politica. Una schifosa macchina di bugie e interessi economici diretti o indiretti,che non si ferma nemmeno davanti all'evidenza! Tutto il contrario di tutto.
Se si deve dire tutta,di una palestra a Santa Barbara non ce ne è proprio b
isogno,in realtà tutta Viterbo non ne ha bisogno. Basta guardarsi intorno per capire che di palestre i centri sportivi ne abbiamo a sufficienza. Quello che manca invece sono dei parchi liberi per far correre i nostri bambini,per fargli raccogliere i fiori che crescono spontaneamente,per vedere l'erba che cresce,gli alberi,conoscere la meravigliosa natura che dovrebbe circondarci. E perché no avere anche la possibilità di fare una sana attività fisica all'aperto senza preoccuparsi delle macchine.Questo vogliamo cara ASSESSORA SARACONI,VOGLIO VHE FACCIA IL SUO LAVORO,VOGLIO CHE FACCIA QUELLO PER CUI OCCUPA QUELLA POLTRONA,PROTEGGERE E DIFENDERE IL VERDE!!!Quando ero piccola con mia sorella ci divertivano a fare il pic nic sotto una enorme quercia e vorrei condividere questa esperienza con i miei figli,avendo un bellissimo parco sotto casa. E NON VOGLIO,NON VOGLIO L'ENNESIMA PALESTRA PUBBLICA CHE SERVE AD ARRICCHIRE I SOLITI PRIVATI!!! VOGLIAMO IL PARCO COSÌ COM'È!!!


Bruno:
una volta qualcuno mi disse che gli alberi sono l'unica fonte di endorfine per la terra.. Son belli anche in mezzo alle case, a quella fetta di becera civiltà costruita all'impazzata e senza criterio, in mezzo al sonno degli ignavi che sognano il futuro senza gli altri, in mezzo alle auto e alla follia fatta di cemento.
Sono belli.
La mattina di un inizio di primavera poi, ancora di più...
(parco delle querce)




Cristina:
‪#‎salviamoilparcodellequerce‬ salviamo il nostro futuro. Tra venti anni, quando tutto sarà stato fagocitato, dove andremo a trovare ristoro? dove correranno i bambini? i cani? dove sentiremo cinguettare gli uccelli? certo, basterà prendere la macchina, fare un po' di chilometri e raggiungere la campagna. Io non ci rinuncio al mio "Central Park", e nel mio piccolo, nel mio insignificante niente, dico di no ad una costruzione dentro il mio Parco. Trovate un altro posto, non dico di non farlo, ma trovate un altro posto.

lunedì 23 marzo 2015

YARN BOMBING sulle QUERCE del Parco, sabato 28 Marzo 2015 ore 11:00



In occasione della Manifestazione di Sabato 28 Marzo, un gruppo di donne viterbesi, con la medesima passione per la maglia e dell'uncinetto, e conosciutesi attraverso il Gruppo Face Book "Il Club delle Creative" ha deciso di dimostrare la loro solidarietà nei confronti del Parco delle Querce, realizzando un pannello decorativo fatto ad uncinetto che vestirà una delle querce secolari minacciate dalla costruzione dell'impianto sportivo. 

Tale opera prende spunto da una tecnica di Decoro Urbano chiamata "YARN BOMBING".


"Lo YARN BOMBING, guerrilla knitting, urban knitting o graffiti knitting è un tipo di graffitismo o di arte di strada che impiega esposizioni colorate di filati o di fibra a maglia o ad uncinetto. 

Questa forma d’arte nasce dalla strada, nello specifico dalle strade di Minneapolis. 

HOTTEA, fu il nome del primo progetto ideato da due ex writers che vorrebbero vederlo trasformato in una vera e propria guerrilla urbana, con le città ricoperte da pezzi - in alcuni casi veri e propri capi d’abbigliamento - di cotone colorati, fili che uniscono artisticamente oggetti urbani o che ricoprono alberi interi, punti croce e ricami come non si vedevano da tempo. Semafori ed autobus, statue e segnaletica stradale: tutto viene ricoperto da gomitoli e dal colore. 

Secondo il New York Times, l’arte della guerrilla o craftivism, come il progetto HOTTEA potrebbe diventare un movimento sociale potente come l’agricoltura urbana. E il Guardian si riferisce ai graffiti-maglia come ad un’epidemia: la collaborazione tra gli artisti è oramai internazionale e trasversale. In Italia esempi recenti di questa arte si sono visti in Toscana, precisamente a Pistoia[1].
Mentre nel 2013 tutto il Porto antico di Genova è stato "bombardato" di installazioni in lana e cotone, realizzate da oltre 1000 persone di tutte le età e provenienza per il progetto “Intrecci Urbani - yarn bombing” da Genova si è dilagato in tutto il territorio cittadino coinvolgendo 9 giardini e ville di Genova ed ha visto la partecipazione di oltre 1300 persone."



immagini dimostrative prese dal web


Il Link sottostante rimanda ad un bellissimo articolo che descrive l'evento in programma Sabato 28 alle ore 11:00 al Parco delle Querce.

http://viterbo.reteluna.it/it/yarn-bombing-a-viterbo-la-protesta-silenziosa-e-colorata-a-colpi-di-uncinetto-ApdZS.html

giovedì 19 marzo 2015

Seconda Manifestazione per la SALVAGUARDIA INTEGRALE del PARCO delle QUERCE




A un anno di distanza dalla Prima Manifestazione (e dalla Petizione cittadina non ancora discussa in Consiglio Comunale) torniamo a chiedere, ancora una volta, una presa di posizione di tutti i cittadini per la non eliminazione del Parco delle Querce, inaugurato nel 2010, con luci e stradina di passaggio e con la promessa di ampliarlo.
Da un progetto della passata Amministrazione (2012) , ripreso ora dalla nuova, si vuole togliere l'ultima area verde pubblica rimasta a S. Barbara. Erroneamente, chi deve fare gli interessi dei residenti, si lancia in nuove lottizzazioni, (quasi certamente a gestione privata), senza tener conto minimamente delle reali esigenze di noi cittadini e, soprattutto, con una miope e sconsiderata valutazione delle conseguenze che saranno a discapito delle salvaguardia e della vivibilità del quartiere.
Dare incarico a dei tecnici che, molto superficialmente, sono andati a pensare a un Parco, perché pubblico e quindi, secondo loro, a “costo zero”; approvare il progetto palestra 2012, e quindi la soppressione del Parco stesso, per non perdere i soldi di un finanziamento del 2005 ( che, ricordiamo ancora una volta, “finalizzato” ad altro scopo, ossia per la realizzazione di un campo da calcio e, per giunta, previsto in altro luogo)… Troviamo tutto ciò alquanto sbrigativo, approssimativo, ingiusto. Donare un parco alla cittadinanza e poi eliminarlo lo troviamo irrispettoso, insensato.
Il progetto in questione riguarda, la realizzazione di un centro civico (Palestra) fornito di biglietteria (perché una biglietteria?) e parcheggio interno, nel parco già esistente, nel Parco già donato alla cittadinanza. Come si può evincere dalla piantina (foto) dell'area attuale, ora adibita a verde pubblico e contrassegnata con le lettere A+B+C, non rimarrà quasi nulla (soltanto quella parte in verde scuro, dove passa le stradina in blu, lettera A). Nella parte superiore B, sorgerà la nuova, enorme, costruzione di mille metri quadrati, più area esterna, con un impatto, una ricaduta, non indifferente (è di questi giorni la scelta dolorosa di abbattere tanti alberi cittadini perché resi malati e pericolanti, dal fatto che non se ne è rispettato, a suo tempo, lo spazio vitale). Anche la parte sottostante, lettera C, sarà adibita a futura nuova costruzione e comunque non più destinata a verde pubblico. Per quanto riguarda la zona contrassegnata con la lettera D, attualmente recintata, lì, invece, sorgeranno nuove costruzioni (edilizia privata); come succederà per la zona contrassegnata con la lettera E, e nei terreni privati a destra, fino alla ferrovia che passa su Strada Capretta. Come da progetto 2012 , l’unico ufficiale depositato in Comune, con il via ai lavori sono previste la rimozione di piante di ulivo, l'eliminazione di alberi ad alto fusto (querce secolari) in base alle quote di progetto. Del parco attuale rimarrà ben poco, se non la stradina rossa di passaggio. 

Non c'è nessuna ragione di buon senso, per toglierci anche questa ulteriore di area verde pubblico. Noi cittadini diciamo no al taglio e allo spostamento degli alberi, no allo smantellamento di un Parco che, ribadiamo, era stato donato alla cittadinanza nel 2010. Chiediamo a questa Amministrazione un atto civile di responsabilità che vada realmente a favore del quartiere, per impedire, in questo caso, un ulteriore scempio con spreco di fondi pubblici di beni pubblici. La valorizzazione di un territorio avviene mantenendo i parchi pubblici non certamente promuovendone l’eliminazione. Se una questione è stata affrontata superficialmente, se si sono fatti errori di valutazione, perché, ancora una volta, non si è tenuto conto delle vere esigenze di noi cittadini, ciò non vuol dire che non si possa porvi rimedio. 

Chiediamo una presa di posizione di tutti gli abitanti del quartiere e di coloro che hanno a cuore le sorti del Parco e li invitiamo a ritrovarci, tutti insieme, per far sentire, con la nostra presenza, che ci siamo, che viviamo e teniamo al nostro quartiere e alla nostra città.

sabato 7 marzo 2015

Domenica 15 Marzo 2015 Eventi Gratuiti al Parco delle Querce "Aspettando la Primavera"

Domenica 15 Marzo 2015 dalle ore 15.00 
si svolgeranno degli eventi gratuiti al Parco delle Querce

Gli eventi, dedicati a bambini e adulti saranno i seguenti:

TIRO CON L'ARCO "Compagnia Arcieri Viterbiensis"
CERIMONIA DEL TE' " Compagnia Arcieri Viterbiensis"
TEATRINO DI CARTA "Lega Ambiente Lago di Vico"
LABORATORIO CULTURA CINOFILA "Il Giardino di Filippo"
LABORATORIO FOTOGRAFICO "FULLSHOT"
Vi aspettiamo!

martedì 3 marzo 2015

L'Assessore Saraconi non voleva eliminare il "Parco" delle Querce? Forse fa .. Mea culpa.. con le sue ultime dichiarazioni?



VITERBO E IL 'PARCO DELLE QUERCE':  
L' ASSESSORE SARACONI FA... MEA CULPA ? 

Saraconi: "Mea culpa ,mea culpa , mea maxima culpa"

All'Università di Viterbo, si è svolta la prima “Conferenza sul verde”. Tra i presenti certamente anche l'Assessore al verde pubblico, ed ex assessore lavori pubblici, Raffaela Saraconi.

Il tema della giornata: " Valorizzazione del verde pubblico e paesaggio".

Parte di slancio l'Assessore, affermando che Pratogiardino, entro l'anno, verrà riqualificato. Ma non si ferma qui. Guardando anche al resto della città, la stessa Saraconi sottolinea che "Bisogna fare una politica nuova, che apra a modelli di gestione e programmazione nuovi".

L'Assessore va avanti: "In Italia la dotazione del verde è molto bassa ... è di 30 metri quadrati per abitante, e a Viterbo si abbassa, ulteriormente, a 13”… “Dobbiamo investire nei parchi”... “Il verde deve avere una sua voce in capitolo”. Infine l'Assessore si rivolge a noi cittadini e fa un appello: "C'è bisogno della tutela del paesaggio e la consapevolezza da parte dei cittadini”… “C'è bisogno di una presa di coscienza da parte dei cittadini” ...”E’ importante che questo patrimonio possa essere conosciuto e reso nostro, così si ottiene una tutela reale".

Noi cittadini , chiamati in causa, dal canto nostro, alle parole dell'Assessore. restiamo increduli. Ma, è lo stesso Assessore che voleva, e vuole ancora, eliminare il Parco delle Querce?! Lo stesso, medesimo, Assessore che afferma che non esiste nessun Parco delle Querce?

Proprio quell’Assessore che, in un’assemblea pubblica, rispondendo alle rimostranze di noi cittadini (che lamentavamo il fatto che questo Parco rappresentasse l'ultima area di verde pubblico a Santa Barbara) affermava, sicura, che non possiamo proprio lamentarci, visto che abbiamo ben “54 metri di verde per residente” e che, quindi, stiamo ben al di sopra della media italiana?! Veramente lo stesso Assessore che, in un'intervista, diceva: " Al massimo al Parco delle Querce verranno spostate le tre querce secolari e trapiantate in altro punto (sic)”? Lo stesso Assessore che non ha mai risposto alla lettera aperta di un residente che le chiedeva “Perché proprio lì”?

Davvero lo stesso Assessore che, ad agosto, ancora con l'incarico ai Lavori Pubblici (e da noi diffidata, poiché non aveva neanche preso in considerazione, o messo in discussione, la nostra petizione di giugno) ha aggiudicato l'appalto e inizio lavori al Parco smentendo, di fatto, quanto aveva affermato a marzo, cioè che “Nessuna pianta ad alto fusto verrà toccata”?

Forse l'Assessore ha capito che tutto quello che dicevamo – e continuiamo a dire- non sono affermazioni gratuite? Forse stiamo finalmente assistendo a quella presa di coscienza, da noi tanto auspicata, proprio da chi ci amministra? Che sia un passo indietro, un ravvedimento, per la non eliminazione del Parco delle Querce?

Noi cittadini a Raffaela Saraconi, e all'Amministrazione tutta, torniamo a chiedere, ancora una volta, un atto civile di responsabilità, che vada a veramente favore del quartiere e della collettività. E ricordiamo loro ciò che affermiamo da sempre, ossia che la valorizzazione di un territorio avviene mantenendo i parchi, non certamente promovendo la loro eliminazione!



Gruppo Quartiere Santa Barbara Viterbo



3 marzo 2015