martedì 13 ottobre 2015

Un vecchio e un bambino




Un vecchio e un bambino si preser per mano 
e andarono insieme incontro alla sera; 
la polvere rossa si alzava lontano 
e il sole brillava di luce non vera... 


L' immensa pianura sembrava arrivare 
fin dove l'occhio di un uomo poteva guardare 
e tutto d' intorno non c'era nessuno: 
solo il tetro contorno di torri di fumo... 



I due camminavano, il giorno cadeva, 
il vecchio parlava e piano piangeva: 
con l' anima assente, con gli occhi bagnati, 
seguiva il ricordo di miti passati… 



I vecchi subiscon le ingiurie degli anni, 
non sanno distinguere il vero dai sogni, 
i vecchi non sanno, nel loro pensiero, 
distinguer nei sogni il falso dal vero... 



E il vecchio diceva, guardando lontano: 
"Immagina questo coperto di grano, 
immagina i frutti e immagina i fiori 
e pensa alle voci e pensa ai colori 



e in questa pianura, fin dove si perde, 
crescevano gli alberi e tutto era verde, 
cadeva la pioggia, segnavano i soli 
il ritmo dell' uomo e delle stagioni…"


Il bimbo ristette, lo sguardo era triste, 
e gli occhi guardavano cose mai viste 
e poi disse al vecchio con voce sognante: 
"Mi piaccion le fiabe, raccontane altre!"


Ciao Zio Giovanni!

Rimarrai, indelebilmente nei nostri cuori e nei nostri ricordi, come un bambino forte, felice e senza tempo... Una creatura speciale, un regalo della vita, insolito e prezioso, che ci ha inondato l'esistenza d'amore, leggerezza e allegria... Ciao zio Giovanni, da oggi tutto sarà un po' più vuoto e meno colorato… 

domenica 4 ottobre 2015

Solidarietà e Creatività per i cuccioloni del Canile









I cani non tengono alla moda, non guardano ai colori e se c’è qualche buco nella coperta non ci fanno caso
Oggi primo appuntamento al Parco delle Querce per la raccolta di abiti in disuso da destinare al canile di Bagnaia. Un ringraziamento a tutti e in particolar modo alla visita di Francesca Merlani del canile e al gruppo " Agorà della Creatività" che ne farà dei cappottini.
 Tutti coloro che vogliano portare abiti, coperte etc...oltre al canile possono lasciarli al negozio Underground in via della palazzina/ Piazzale Gramsci a Viterbo. 

Una precisazione, per un errore macroscopico.

"Gentile Redazione TusciaWeb,
da cittadino abitante nel quartiere di S.Barbara, non aderente ad alcun comitato di zona, avverto la necessità di correggere un errore macroscopico commesso da ‘g.f.’, firmatario dell’articolo “Un tetto per la palestra a Santa Barbara” pubblicato ieri.


Verso la fine dell’articolo è possibile leggere che “[…] la ditta è stata particolarmente attenta nella tutela delle piante presenti, le querce in particolare”.
Credo sia utile far sapere al g.f. (mi perdoni ma si è firmato in minuscolo) che la ditta costruttrice, sebbene per colpe non totalmente ad essa ascrivibili, ha praticamente distrutto una quindicina di ulivi durante le operazioni di trapianto delle piante dal sito di costruzione ad un’area adiacente, operazioni avvenute nel maggio del corrente anno. Massimo rispetto per gli operai della ditta in questione, ma l’affermazione secondo la quale gli stessi siano stati particolarmente accorti nel corretto trattamento delle piante, non corrisponde a verità.
 Se mi è permesso, mi risulta peraltro strano come g.f. sia evidentemente l’unico a non sapere cosa successe in quell’occasione, quando addirittura il sindaco poté successivamente prendere atto di persona dei danni arrecati alle piante confermandone l’evidenza. 
Giova peraltro aggiungere che se non fosse stato per le petizioni e le resistenze dei comitati di quartiere, adesso le querce sarebbero legna da ardere. E’ certamente per l’impegno di questo gruppo di persone che ora la comunque rispettabile ditta è inevitabilmente ben accorta a non torcere un ramo “delle querce in particolare”.



 Queste dinamiche g.f. le dovrebbe ben conoscere, a meno che scriva senza sapere. Se così fosse, può succedere a tutti. 
Eventualmente invece sapesse – sottolineo eventualmente - si tratterebbe allora di slealtà informativa e allora chiederei: per quale motivo accollarsi la responsabilità di edulcorare un palese danno ecologico compiuto da terzi, quantunque limitato? Gli è stato forse suggerito?


A margine della dovuta precisazione di cui sopra, concludo confessando di aver provato un brivido nel leggere le intenzioni dell’assessore con deleghe all’urbanistica, sempre in merito all’area neo palestra s.Barbara, per il quale sarebbe opportuno “un percorso della salute, fruibile dai cittadini, per valorizzare il verde e tutta l’area circostante”. 


Da ‘vecchio’ abitante del quartiere – abito qui dal ‘98 - posso tranquillamente assicurare che tutte le strade della zona, Capretta inclusa, nonostante il manto asfaltato drammaticamente degradato in molti tratti, sono già di per sé una godibile rete di percorsi di salute, tanto da essere le più frequentate della città per attività di walking, dog walking e jogging. Inoltre la residua area verde adiacente la neo palestra sarebbe perfettamente fruibile anche semplicemente mettendo qualche panchina in più e programmando con maggior frequenza il semplice taglio dell’erba.
 Aggiungere ulteriori attrezzi/strutture che inevitabilmente verrebbero ricoperti dalla vegetazione per progressivo inutilizzo, o si depaupererebbero precocemente per mancanza di manutenzione, non farebbe altro che togliere altro spazio tranquillamente utilizzabile anche solo stando seduti su una panchina all’ombra delle querce leggendo, guardando giocare i propri figli o passeggiando con i propri cani. 
Non sarebbe una valorizzazione dell’area, già sfruttata dalla costruzione di una palestra che poteva benissimo essere meglio edificata altrove, ma una spesa inutile di denaro ottimamente impiegabile per altri interventi. E quanti ne sarebbero necessari!

Evaldo Cipolloni

sabato 3 ottobre 2015

" Il nostro Tetto erano gli Alberi"





Gentile redazione Tuscia web, gentilissimo direttore Carlo Galeotti, in relazione al vostro articolo di oggi 1 ottobre 2015 “Un tetto per la palestra”(http://www.tusciaweb.eu/2015/10/tetto-per-palestra/, volevamo fare alcuni precisazioni.)



In primis volevamo specificare, e ribadire ancora una volta, che se per “ Comitato” si intende il Gruppo Quartiere Santa Barbara Viterbo o comunque il gruppo “Addio al parco in via della Biga di Castro? (Parco delle Querce) che ci siamo sempre battuti per la salvaguardia del parco, ma non ci siamo mai opposti alla realizzazione della palestra o centro civico sportivo nel quartiere S. Barbara. 



Da due anni a questa parte, cioè dal 20 dicembre 2013, giorno in cui il nostro gruppo ne è venuto a conoscenza, attraverso il sito del comune, si è opposto alla costruzione della palestra proprio DENTRO al Parco delle Querce, inaugurato nel 2010. Quindi non siamo mai stati contrari alla sua realizzazione, ma ci siamo sempre opposti all’ubicazione della stessa proprio DENTRO a un parco pubblico.



Ricordiamo poi che il progetto (il cui finanziamento era previsto, ricordiamolo, per altro e altrove) prevedeva, l’abbattimento delle querce secolari. Siamo riusciti, con due anni di incontri, petizioni, manifestazioni, a mantenerle, ma purtroppo la distanza della palestra da esse è di soli 8 metri. Nessuno di noi, lo diremo fino allo sfinimento, e lo si può evincere anche dai nostri numerosissimi comunicati stampa, che anche la vostra redazione ci ha sempre gentilmente pubblicato, si è mai opposto alla realizzazione della palestra. Ci siamo sempre invece, OPPOSTI ALLO SMANTELLAMENTO DI UN PARCO, cosa che puntualmente è avvenuta, con lo sradicamento e la morte di 19 ulivi e lo scavo, (nonostante i tanto sbandierati diecimila metri quadrati) a disposizione, PROPRIO NEL PUNTO Più BELLO DEL PARCO, a ridosso delle querce secolari.



Precisiamo poi che, alla ditta che sta effettuando i lavori è stato contestato il modo in cui sono stati spostati gli ulivi, sicuramente non a regola d’arte, visto che tale operazione ha portato alla morte della totalità delle piante. Quindi, soprattutto per queste ragioni, vigiliamo e vigileremo, affinchè non rechino danno alle querce.



Quindi, se ora la ditta è stata particolarmente attenta verso le querce, ciò dipende anche da noi cittadini e dai vari esposti fatti all’amministrazione, alla forestale, polizia municipale etc. htp://www.tusciaweb.eu/2015/06/parco-delle-querce-comune-rimandi-potatura/ “La presente in relazione a quanto verificatasi il giorno 25 e 26 maggio durante la potatura e trapianto delle piante di ulivi nell’area dei lavori di costruzione del centro sportivo al Parco delle Querce in via della Biga di Castro. Durante tale attività non effettuata a regola d’arte, la maggior parte degli ulivi trapianti in altra area del parco, risultano essere deperiti e morti.”
Ribadiamo inoltre che, la ditta è stata da noi segnalata per non aver effettuato un lavoro a regola d’arte, come constatato dallo stesso Sindaco (rimasto basito difronte alla mattanza degli ulivi) e dallo stesso Assessore ai lavori pubblici, chiamati da noi a fare il sopralluogo. Assessore il quale non ha vigilato sullo spostamento degli ulivi, nonostante una specifica relazione scritta, che non è stata minimamente presa in considerazione.




Sottolineiamo infine che, quella di un impianto sportivo dentro al Parco delle Querce, realizzato da questa amministrazione ma progettato e avviato da quella precedente è stata una scelta approssimativa, degna di una politica di strette vedute e con un modo di agire che la società attuale e soprattutto l’ambiente non possono più permettersi. I nostri amministratori giustificano un atto malsano facendolo passare per bene comune.


Allo stesso Assessore chiediamo poi, in ultimo: questo “percorso della salute” da chi sarà gestito? Dalla stessa società privata che prenderà in gestione la palestra? Visto che, come afferma, e ha specificato anche a noi nei vari incontri, sarà “in linea con la palestra”. Quindi oltre ad essere privata la palestra, lo sarà anche il percorso della salute? Quindi altro terreno verrà tolto a noi cittadini? E non sarà fruibile da tutti, ma solo a pagamento? 



Per valorizzare l’area sarebbe bastato lasciare il parco, fare un impianto d’irrigazione, mettere panchine, fontanelle, giochi per bambini e un’area sgambetta mento per i cani.



«I poteri economici continuano a giustificare l’attuale sistema mondiale, in cui prevalgono una speculazione e una ricerca della rendita finanziaria», oggi «qualunque cosa che sia fragile, come l’ambiente, rimane indifesa rispetto agli interessi del mercato divinizzato, trasformati in regola assoluta. Chi progetta edifici, quartieri e città dovrebbe servire «la qualità della vita delle persone, la loro armonia con l’ambiente, l’incontro e l’aiuto reciproco» ascoltando il punto di vista degli abitanti del luogo.» Papa Francesco

Gruppo Quartiere Santa Barbara Viterbo